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Consumo di Frutta e verdura

Calano i consumi procapite

In Italia calano i consumi a volume di ortofrutta.

Segno evidente che è fondamentale mettere in campo azioni di sensibilizzazione per ribadire l’importanza della frutta e della verdura per l’alimentazione umana, per la sicurezza alimentare, per la salute e per il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile. infatti il 2021 è stato l’Anno internazionale della frutta e della verdura indetto dall’Onu.

Gli Italiani sono tra i più attenti alla salute ma, impauriti dalla pandemia, hanno prediletto cibi confezionati o a peso imposto. Non hanno però rinunciato a ricercare gli attributi che sempre più rappresentano garanzia di qualità e sicurezza e che il biologico interpreta.

I consumi di ortofrutta pre-covid.

Nel 2019, il 77% degli italiani over sei anni ha consumato giornalmente frutta; meno diffuso il consumo di verdura, che riguarda in media poco meno della metà della popolazione (solo il 47% la mangia almeno una volta al giorno). Nel complesso, l’81% della popolazione in Italia assume almeno una porzione di frutta o verdura al giorno. Rispetto agli altri Paesi dell’Unione Europea, l’Italia è il Paese in cui la propensione al consumo di frutta è più elevata (la media Ue nel 2017 era del 64%). Per quanto riguarda la verdura, l’Italia si posiziona al terzo posto ed è superata solo dall’Irlanda e dal Belgio (con una propensione che raggiunge in entrambi i paesi l’84%). Il primato italiano riguarda anche le quantità, oltre che la frequenza di consumo: nel 2020, il consumo pro capite annuo (at home e away from home) di ortofrutta fresca in Italia è stato di 160 kg, di gran lunga superiore rispetto a quello di molti Paesi europei, come la Germania (che si ferma a 109 kg) o il Regno Unito (101 kg).

Nonostante il primato, le quantità consumate sono solo di poco superiori a quanto raccomandato dall’OMS (almeno 440 grammi al giorno). Gli ultimi dati Istat (2019) indicano infatti che solo il 18% degli italiani segue le linee guida, consumando quotidianamente almeno 4 porzioni di frutta e verdura. E se dopo i 50 anni la quota di chi segue stili alimentari coerenti con le indicazioni OMS è al di sopra la media nazionale (con un picco del 23% tra i 65 e i 74 anni), tra bambini e adolescenti i dati sono deludenti: dai 3 ai 13 anni è solo il 12% a consumare almeno 4 porzioni al giorno; situazione analoga anche nella fascia d’età tra i 14 e i 19 anni (13%). Nonostante le raccomandazioni, l’importanza per crescita e sviluppo dei bambini, le implicazioni sulle aspettative di vita, in tutta Europa i consumi in quantità di frutta e verdura sono inferiori al minimo consigliato per stare in salute e il 36% degli europei non mangia frutta e verdura su base giornaliera.


Fonte: web

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